𝗦𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗱 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗲𝗿𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝘁𝗮’ 𝗲 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼?

Nel nostro settore sembrerebbe che queste nuove prospettive siano solo parole parole parole.

Il gestore, a mio umile avviso, ancora non ha preso coscienza del momento e di quello che si svilupperà prossimamente, lo paragonerei come se fosse un semplice spettatore in attesa di subire passivamente un cambiamento, talmente sfiduciato, rassegnato, impaurito, non riesce proprio a reagire positivamente e aprire gli occhi cercando di intravedere in questo momento anche un’opportunità per il suo futuro.

Chiunque si domanderà:

Ma dove intravedi questa opportunità?

Domanda saggia, dopo aver subito in tanti anni sfruttamenti, accordi anomali peggiorativi, alchimie commerciali dettati da soggetti che hanno camuffato un approccio dì partnership con un atteggiamento egoistico ai fini di lucro e tante altre ragioni che non elenchiamo perché ci sarebbe da scrivere un libro.

Ma quello che ci deve fare riflettere principalmente in prima battuta è la scelta che ognuno di noi deve fare nell approccio, cioè continuare a subire scelte di altri, o essere parte attiva di un cambiamento finalizzato ad una discontinuità?

Siamo pronti?

Cosa ha bisogno il gestore per riacquistare fiducia in se stesso?

Secondo me, il gestore deve ritrovare il suo credo e certamente nel suo isolamento sarà difficile trovarlo.

Il gestore vuole essere ascoltato, ma ha paura di parlare e partecipare perché ostaggio del bisogno e di eventuali ritorsioni da parte del potente di turno che con i soliti ricatti ( disdette contrattuali e aumenti di prezzi che tendono a metterlo fuori mercato) impone il suo volere.

Il gestore, viene sempre tenuto all’oscuro delle decisioni che, arbitrariamente e unilateralmente prendono gli atavici rappresentanti sindacali a danno dei propri associati, sacrificandoli alle compagnie, tanto, molti di loro, godono delle clausole di miglior favore, che negli accordi stessi, premurosamente, mettono in evidenza.

E no, non si può continuare con tali atteggiamenti, è una sconfitta per tutti.

Ricordati caro collega che il tuo silenzio crea un effetto domino negativo su tutti e principalmente su te stesso.

Fai la tua scelta con coscienza per la riconquista dei tuoi valori e principalmente della tua dignità.

Giuseppe Giuliano