CARO CARBURANTE E CARO BOLLETTE, ANGAC/CONFSAL scrive al Presidente del Consiglio Draghi e ai Ministri
Oggetto: caro carburante caro bollette Egregi signori Ministri.
La presente per evidenziare quanto segue: la nostra categoria, con senso di responsabilità e professionalità nella sua figura di servizio pubblico essenziale, non si è sottratta, durante lo stato d’emergenza della pandemia di questi 2 anni, a dare il proprio contributo nel presidio del territorio e nel rifornimento di carburante ai cittadini italiani. In alcuni casi, nell’espletamento del proprio lavoro, abbiamo avuto colleghi vittime del covid. Anche nei momenti di chiusure dei territori per lock-down la categoria è rimasta aperta, pur non circolando nessuno, per rifornire ambulanze medici forze dell’ordine ecc.. nonostante lo stato economico della categoria fosse allo stremo a causa del calo di fatturato per quanto sopra descritto e dei margini esigui non più congrui al mantenimento della attività stessa, dettati da accordi commerciali tra associazioni e compagnie petrolifere da rivisitare, sia perché non più rispondenti alle esigenze di mercato, sia per il mancato rispetto delle normative sulla concorrenza e per concludere non più remunerativi. Ad aggravare oggi lo stato di sofferenza sono il caro carburante, che riduce le vendite, aggrava l’esposizione bancaria e di conseguenza i nostri guadagni, e il caro bollette, che aumenta in modo esponenziale i costi delle nostre aziende Angac/Confsal denuncia con forza che, se non si provvede ad una risoluzione veloce, questi aumenti comporteranno chiusure di molti impianti di distribuzione carburante. Per quanto sopra esposto chiediamo un incontro urgente al fine di dare il nostro contributo propositivo e costruttivo nella risoluzione della problematica dell’espulsione dal mondo del lavoro di molti lavoratori andando ad aggravare ancor di più la crisi occupazionale. In attesa di un vostro cortese riscontro
Distinti saluti