LE COMPAGNIE PETROLIFERE PER TRASPARENZA DEVONO ANCHE LORO COMUNICARE I PREZZI DI CESSIONE (prezzi di acquisto del gestore) AL MINISTERO CON LE STESSE SANZIONI
LA PROPOSTA ANGAC che sposa il principio di trasparenza voluto dal governo, tende a fare chiarezza sulla formazione dei prezzi, e chiede un correttivo al governo stesso.
Angac non è innamorata della forma (pubblicazione del cartello sull’impianto) perché ci rendiamo conto che, sia il decreto pubblicato che un eventuale aggiunta di altri cartelli creerebbe confusione all’utenza e risulterebbe essere un’ulteriore incombenza inutile in capo al gestore. Angac, con la sua proposta, mira al principio della conoscenza delle dinamiche che compongono il prezzo, in modo tale che il gestore non venga più additato come speculatore e non solo. La proposta, se recepita dal governo, farà emergere tutte le distorsioni e le alterazioni che esistono nel settore. La conoscenza del prezzo di cessione comunicato al ministero sotto qualsiasi forma dà la possibilità al consumatore di capire come funziona il mercato nella distribuzione dei carburanti, farà emergere le disparità di trattamento all’interno della stessa bandiera, il misero margine del gestore impossibilitato a fare concorrenza, darebbe la possibilità al gestore di giustificare l’eventuale incongruenza con il prezzo medio ministeriale ed evitare le accuse da parte dei consumatori. Inoltre tale proposta, se va in porto, è propedeutica a rivisitare tutti gli accordi commerciali e normativi in essere.