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๐€๐๐†๐€๐‚ ๐’๐ˆ ๐‚๐‡๐ˆ๐„๐ƒ๐„ “๐‚๐‡๐ˆ ๐‡๐€ ๐๐€๐”๐‘๐€ ๐ƒ๐„๐‹๐‹๐€ ๐๐”๐๐๐‹๐ˆ๐‚๐€๐™๐ˆ๐Ž๐๐„ ๐ƒ๐„๐‹ ๐๐‘๐„๐™๐™๐Ž ๐ƒ๐ˆ ๐‚๐„๐’๐’๐ˆ๐Ž๐๐„ ( prezzo dโ€™acquisto dei gestori)?โ€

I prezzi dei prodotti petroliferi sono troppo elevati! รˆ il tema del giorno su tutti i mass-media e nella discussione politica. Direi anche normalmente, viste le pesanti ricadute di questo in termini di aumento di inflazione e drastica diminuzione del potere di acquisto delle famiglie.

Il ๐ ๐จ๐ฏ๐ž๐ซ๐ง๐จ in carica ha lanciato con l’ultimo decreto il classico “sasso nello stagno “, ribadendo la necessitร  impellente di fare chiarezza e trasparenza in un settore che ha al suo interno troppi punti oscuri, prevedendo la pubblicazione del prezzo medio regionale di vendita dei prodotti petroliferi. ๐€๐ง๐ ๐š๐œ che, fin dalla sua nascita, ha fatto della trasparenza e della lotta allโ€™illegalitร  un suo cavallo di battaglia, ha subito rilanciato proponendo la pubblicazione del prezzo di cessione, discostandosi dalle altre prese di posizione, ritenendo questโ€™ultimo molto piรน incisivo e diretto per riuscire a fare chiarezza sul sistema di formazione dei prezzi. Vorrei comunque sottolineare che ๐€๐ง๐ ๐š๐œ giร  nei mesi precedenti aveva avuto modo di relazionare agli organi competenti (MiSE e Mite) del governo passato e a diversi esponenti politici, sulle criticitร  del sistema e sulla speculazione in atto, in primis a livello internazionale e, in ricaduta, a livello nazionale.

Ritornando al tema del perchรฉ, secondo ๐€๐ง๐ ๐š๐œ, la pubblicazione del prezzo di cessione va portata avanti e conseguita, entriamo nello specifico con alcuni esempi pratici:- l’esposizione del prezzo di cessione farebbe immediatamente rendere palese le contraddizioni del sistema rete/extrarete (impossibilitร  di vera concorrenzialitร )-parimenti sarebbe evidente come la pressochรฉ totalitร  del differenziale self/servito venga assorbita dalle compagnie petrolifere a discapito dei gestori che hanno totalmente a carico i costi del servizio. Senza tralasciare il fatto dellโ€™estrema penalizzazione subita da quei soggetti (es. I portatori di handicap) che non hanno la possibilitร  di servirsi in self. Piรน in generale le ricadute della pubblicazione del prezzo di cessione sarebbero ancora piรน importanti. Si pensi alla messa in discussione di tutto il sistema della distribuzione carburanti e sulle illegalitร  in esso presenti: Mancanza di concorrenzialitร  (anche nello stesso bacino di utenza);Speculazione e conflitto di interessi nel sistema di formazione dei prezzi; Contrattualistica e Accordi commerciali con abusi di posizione dominante…(mobbing commerciale)Profitti enormi delle petrolifere in un settore strategico per il paese (compagnie che spesso hanno la propria sede legale fuori dallโ€™Italia);commercio in nero ed evasione fiscale con impianti di distribuzione nemmeno censiti; I margini da fame, a livello di mera sussistenza, dei gestori.

Tre domande ci vengono in mente:

1. Chi sono i soggetti che hanno paura della pubblicazione del prezzo di cessione e si oppongono ad una vera trasparenza nel settore?

2. Il costo della speculazione va coperto da denaro pubblico (vedasi riduzione dellโ€™accisa) o va invece addebitato ai veri speculatori?

3. Cโ€™รจ una vera volontร  politica di intervenire, affrontare e correggere le distorsioni del settore della distribuzione carburanti e colpire i veri responsabili della speculazione in atto?

Uno sciopero diventa credibile quando si raggiungono determinati risultati che danno risposta a quanto sopra esposto e si mettono le basi ad una riforma strutturale del settoreLo sciopero non ha alcuna utilitร  pratica ..se attuato …ce lโ€™ha solo se si paventa .lo sciopero una volta attuato rischierebbe di compromettere quel dialogo tra categoria e governo avviato con prospettive di lungo termine .lo sciopero sarebbe utile solo magari ad ottenere dei correttivi di breve termine ma allontanerebbe focus e lโ€™intento governativo di riformare settore anche a tutela dei gestori .Con lo sciopero ed i consequenziali correttivi di breve termine si perderebbe di vista – strumentalmente- la visione dโ€™insieme della Riforma strutturale del settore .

Lo sciopero sarebbe solo un regalo alle compagnie che oggi sono critiche rispetto alle determinazioni governative e nel contempo si indebolirebbe la via del dialogo con governo ed il consenso del consumatore il quale intepreterebbe lo sciopero ed il disagio che ne deriva come lo strumento di difesa del benzinaio che vuole speculare.

๐€๐ง๐ ๐š๐œ ha bisogno di risposte concrete e non di approssimazione.

๐€๐ง๐ ๐š๐œ,se il governo non apporterร  i correttivi proposti, valuterร  altre ๐…๐Ž๐‘๐Œ๐„ ๐ƒ๐ˆ ๐’๐„๐๐’๐ˆ๐๐ˆ๐‹๐ˆ๐™๐™๐€๐™๐ˆ๐Ž๐๐„ e di ๐๐‘๐Ž๐“๐„๐’๐“๐€.

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