Rinnovo contratto Italiana Petroli: gli audio della discordia
GLI AUDIO DELLA DISCORDIA.
La storia si ripete
Volano stracci, nei rapporti tra le organizzazioni sindacali di categoria, per il rinnovo del contratto Italiana Petroli.
Alcuni rappresentanti apicali di queste organizzazioni rilanciano sul web, attraverso i canali social, dichiarazioni da far accapponare la pelle.
Anticipando i termini del rinnovo, si accusano reciprocamente di voler accettare condizioni, poste da Italiana Petroli, inequivocabilmente a ribasso evidenziando il totale dissenso delle loro basi.
ANGAC, a tal proposito, da lungo tempo aveva messo in luce la macroscopica divaricazione tra le esigenze della base, GESTORI, e le scelte dei propri comitati di colore, ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA.
La trattativa IP, a seguito delle accuse incrociate, marca, se c’è ne fosse ancora bisogno, l’inadeguatezza dell’attuale rappresentanza ed il cortocircuito dell’intero sistema della rappresentatività.
L’incalzare dell’inflazione e della sua inesorabile progressione nell’aumento dei costi di gestione insieme ad un complessivo e disumano peggioramento dello status dei GESTORI carburanti non può essere più accettato.
I contratti non devono essere firmati supinamente, serve coraggio, è giunto il momento di andare oltre le divisioni, coinvolgendo ogni singolo elemento della filiera al fine di dare sollievo ai nostri colleghi.
ANGAC, nel merito, continuerà ad insistere, in ogni sede, sulle criticità del comparto della carbodistribuzione, sollecitando le istituzioni ad un intervento risolutivo.
ORA O MAI PIÙ
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ANGAC “*una speranza*”