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Osservazioni su articolo di G.C.

La pubblicazione da parte di Gestori Carburanti della intervenuta sentenza del Tribunale di Napoli del 15 Luglio scorso, a parte il nostro rallegrarsi per la vittoria giudiziaria del gestore – per noi una vittoria di uno della categoria è pur sempre la vittoria della categoria a prescindere dalla sua appartenenza sindacale – ci induce ad una riflessione.

La vicenda giudiziaria in questione – di cui non se ne conoscono gli aspetti specifici – ha sancito un principio, ossia l’efficacia regolamentativa degli Accordi nel rapporto gestore-compagnia, che è stato contemplato già dall’art.19 L.57/2001.

Nell’aula del Tribunale di Napoli è stato solo ribadito un principio a base della contrattazione collettiva di settore che prevede la prerogativa per le associazioni di categoria rappresentative di definire assieme alla compagnia la regolamentazione e definizione delle sole politiche commerciali e gli aspetti economici del rapporto contrattuale gestore/compagnia.

Normale quindi l’enfasi data alla notizia che risulta essere perlopiù un “noi ci siamo ancora” delle associazioni firmatarie degli accordi.

Peccato che non venga data notizia ed informazione che gli accordi siglati da tali associazioni prevedano non solo condizioni economiche del tutto svantaggiose per il Gestore ma anche, con la compiacenza delle associazioni di categoria firmatarie che oggi applaudono con autoreferenzialità alla pronuncia giudiziaria, l’introduzione, in seno al rapporto contrattuale, di clausole vessatorie come le penali per superamento over e la relativa risoluzione contrattuale.

Ciò invece non è previsto dalla disposizione normativa citata.

Noi ANGAC con il nostro legale Avv. Faustino Liuzzi stiamo conducendo da tempo ed instancabilmente battaglie legali e giudiziarie proprio contro questa pratica illegittima posta in essere dalle compagnie con il placet delle associazioni firmatarie.

Sull’applicazione degli Accordi del ‘97 e del ‘98 richiamati dal Dlgs.32/98, in materia di competenza territoriale e di nullità di disdetta e risoluzione anticipata, la nostra divisione legale ha già riportato successi giudiziari dei quali non si può aver visibilità visto il bavaglio della stampa di settore sempre più schierata a favore di alcune associazioni firmatarie o compagnie.

Possiamo pacificamente affermare che il 15 luglio non è accaduto nulla di innovativo ma qualcosa che ha consolidato la ragion d’essere (sempre più debole) delle associazioni firmatarie e la loro complicità nel vessare la categoria attraverso gli Accordi di cui sono firmatari.

Noi invece con il nostro legale continueremo a perseguire anche nelle aule giudiziarie il cambiamento.

NOI CI SIAMO e CONTUEREMO A LOTTARE CON E PER VOI.

Giuseppe Balia

Presidente ANGAC

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