๐ฆ๐๐๐ ๐ข ๐๐๐๐ ๐ฉ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ข ๐ฆ๐๐๐ก๐๐๐๐ข ๐ก๐๐ ๐ฆ๐๐ง๐ง๐ข๐ฅ๐ ๐ฃ๐๐ง๐ฅ๐ข๐๐๐๐๐ฅ๐ข ๐๐ก ๐๐ง๐๐๐๐.
๐๐ก๐๐๐/๐๐ข๐ก๐๐ฆ๐๐ vede in parte positivo il comunicato divulgato dalle associazioni di categoria storiche.
Finalmente un oculata presa di coscienza da parte delle sigle storiche che sottolineano il motto “๐๐ฐ๐ต๐ถ๐ฎ๐๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฐ๐ฎ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐น๐ฎ๐๐ผ ๐ฝ๐ฒ๐๐ฟ๐ผ๐น๐ถ๐ณ๐ฒ๐ฟ๐ผ” piรน volte precedentemente rimarcato a suon di comunicati da ๐๐ป๐ด๐ฎ๐ฐ/๐๐ผ๐ป๐ณ๐๐ฎ๐น che si รจ spesa sempre con forza e in ogni sede sul tema dell illegalitร presente ad ogni livello nel settore carburanti.
Siamo anche d’accordo quando affermano…
โA ciรฒ va aggiunto, come lโassoluta mancanza di controlli sulla rispondenza alle leggi dei contratti dei Gestori, sta consentendo non solo lโaffermarsi di una pratica -un vero e proprio caporalato petrolifero- che, oltre al resto, sottrae risorse ingenti anche ai contributi previdenziali e assistenziali, ma anche una progressiva quanto rapidissima diffusione di punti vendita โaccoglientiโ al traffico di carburanti clandestini che pure nella percezione offrono la โgaranziaโ di esporre marchi primariโ
Ma dove sono stati in tutti questi anni?
Perchรฉ hanno siglato accordi capestro e hanno permesso determinati comportamenti anomali da parte delle petrolifere?
Hanno avuto un comportamento sindacale ispettivo?
๐๐ป๐ด๐ฎ๐ฐ/๐๐ผ๐ป๐ณ๐๐ฎ๐น condivide e fa anche sua quanto dichiarato successivamente….
โI Gestori e le loro Organizzazioni -dopo aver tentato in ogni modo e inutilmente di sollecitare e coinvolgere le altre componenti del settore ed i Ministeri competenti- non possono piรน rimandare il momento di esporre pubblicamente le โproprieโ proposte, insieme alla denuncia dei troppi comportamenti ignavi, ipocriti, equivoci e persino, di fatto, conniventi che hanno contribuito ad inclinare il piano verso un livello di illegalitร incontrollabile, ancora prima che di questa situazione ne cogliesse i frutti la criminalitร organizzata.
Ciascuno -Settore, Politica e Governo- deve ORA risolvere prima di tutto i propri equivoci, affrontare le proprie deviazioni intestine ed accettare di mettere in discussione le proprie certezze.