News

CROLLO DEL PREZZO DEL PETROLIO: ANCORA UNA VOLTA I GESTORI NE PAGANO LE CONSEGUENZE

L’ANGAC esprime forte preoccupazione per la situazione che si sta verificando in queste settimane, a seguito del crollo del prezzo del barile di petrolio.

L’incertezza derivante dai nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump ha generato instabilità sui mercati globali, portando a una drastica riduzione delle quotazioni del greggio.

Questa dinamica internazionale, che dovrebbe tradursi in un beneficio immediato per consumatori e gestori, in realtà sta mostrando ancora una volta le distorsioni del mercato dei carburanti in Italia.

I prezzi alla pompa non si allineano in modo corretto al ribasso del greggio, mentre i gestori si trovano stretti tra margini sempre più bassi e una rete distributiva che continua a scaricare su di loro le difficoltà del sistema.

È inaccettabile che, in un momento in cui il prezzo del barile cala drasticamente, i benefici non vengano trasferiti in modo equo su tutta la filiera, partendo proprio dai gestori, che rappresentano il primo e più diretto punto di contatto con l’utenza.

ANGAC chiede con forza:
• Un meccanismo trasparente di adeguamento dei prezzi alla pompa, che segua realmente l’andamento del mercato;
• Un tavolo urgente di confronto con le autorità competenti, per discutere di una riforma strutturale del settore;
• Tutela immediata dei gestori, che non possono più essere trattati come anello debole del sistema, ma come professionisti fondamentali per la mobilità del Paese.

ANGAC continuerà a monitorare la situazione e si riserva di intraprendere azioni concrete per tutelare i propri associati.